Sono nato a Trieste l’ 8 settembre 1962.
Alle scuole elementari ero apprezzato per la capacità di disegnare e colorare tanto che il dieci nelle arti non mancava mai.
Partecipavo e venivo premiato ai vari concorsi per le arti alle scuole dell’obbligo tanto che il maestro di allora mi lasciava disegnare (poco democraticamente) mentre gli altri facevano lezione.
Il passo successivo sarebbe stato la scuola d’arte che invece non ho frequentato sia perché sconsigliato dalla professoressa (per una ventilata perdita di stile) sia per la mia irresolutezza nel periodo adolescenziale.
In seguito ho disegnato solo sporadicamente, anche se l’arte era rimasta nel cuore.
Un giorno dell’anno 1989 dovendo riverniciare la camera da letto scelsi con mia moglie dei colori vivaci.
Nell’atto di mescolare nel secchio le tinte murali, mi vibrarono gli occhi nel vederle creare, nel loro movimento delle striature di colore multiple, quasi ipnotiche.
Quel giorno per me fu come un risveglio dopo un lungo sonno.
Le prime “opere” furono delle diapositive di colori galleggianti nell’acqua trascinati con gli stecchini.
Poi misi da parte la fotografia e feci molta ricerca per poter trasferire il mio stile fluido su supporto rigido in pittura.
Nel 1992 ricevetti il secondo premio al concorso “I giovani artisti entrano nella scuola” lasciando un opera al liceo Petrarca.
In quegli anni partecipai ad altri concorsi con ottimi riconoscimenti e, a parte qualche dipinto di vario genere, ho soprattutto raffigurato la mia città con gli smalti su faesite, aggiungendo alle fluidità dello sfondo le figure dei monumenti in movimento, caratterizzando così Trieste di una silente vitalità sospinta da una surreale Bora.
Nel 2003 espongo alla sala comunale d’arte in piazza dell’Unità d’Italia.
La mostra ha un grande successo con più di 3600 visitatori in sole due settimane.
Dopo aver dipinto,disegnato, sporcato, imbrattato, esperimentato mi interesso alla corrente realista e segue la scuola del pittore Livio Mozina.
Oggi amo anche la pittura iperrealista “romantica” ma nel contempo, mai soddisfatto, continuo ricercando sempre nuove strade e nuove emozioni.